Palazzo Viti
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393715333508
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info@palazzoviti.it
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www.palazzoviti.it
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palazzovitivolterra
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palazzoviti/
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Via dei Sarti, 41
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Lat.43.40261015424304 – Long. 10.860801835981011
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nel Novecento
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Visitabile
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Da Lunedì alla Domenica: 10:30 – 17:00
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Intero: € 7.00
Ridotto*: € 5.00
Palazzo Viti: Storia, Arte e Cultura di Volterra
Nel cuore di Volterra, tra le sue strade ricche di storia e cultura, si erge Palazzo Viti, una dimora storica che incarna l’evoluzione di un’intera comunità. Non solo un simbolo di eleganza architettonica, ma anche una testimonianza vivente del ruolo cruciale che il commercio dell’alabastro ha avuto per la città e per le famiglie che l’hanno resa celebre nel mondo.
Costruito nei primi anni del XVII secolo dalla famiglia Incontri, il palazzo è oggi uno scrigno di memorie e oggetti d’arte che raccontano non solo la storia dei suoi abitanti, ma anche quella dei viaggiatori di alabastro, figure emblematiche del XIX secolo.
Indice dei contenuti
Le origini: il sogno della famiglia Incontri
Il palazzo venne costruito per volere di Attilio Incontri, un personaggio di spicco della società medicea, che intendeva creare un’abitazione sontuosa per la sua famiglia e per contribuire all’abbellimento di Volterra. L’edificio originario, progettato per comprendere anche due ali laterali, si limitò al corpo centrale, dove lo scultore Giovanni Caccini realizzò il monumentale scalone interno.
Nel 1820, parte della struttura venne ceduta all’Accademia dei Riuniti, che trasformò il cortile e parte del piano terra nel Teatro Persio Flacco. Nel 1850, la proprietà passò a Giuseppe Viti, mercante di alabastro, che ne fece la residenza della famiglia, trasformandola in un gioiello di arte e cultura.
Giuseppe Viti: il viaggiatore che trasformò il palazzo
Giuseppe Viti rappresenta la figura chiave nella storia del palazzo. Discendente di una famiglia di alabastrai volterrani, Viti intraprese viaggi in tutto il mondo per promuovere e vendere le opere d’alabastro della sua terra. Dopo esperienze in Sud America e in Asia, il suo viaggio più fortunato fu quello in India, dove strinse rapporti con il Rajah Wajid Ali Shah, diventando un personaggio influente nelle corti orientali.
Con i proventi dei suoi commerci, Giuseppe rinnovò radicalmente Palazzo Viti, arricchendolo con manufatti provenienti da Oriente e Sud America, armonizzati con opere d’arte europee rinascimentali e barocche. Il risultato è un ambiente unico, dove ogni stanza racconta un frammento della sua incredibile vita e dei suoi successi.
L’architettura e gli interni: un capolavoro senza tempo
La facciata rinascimentale di Palazzo Viti si distingue per la sua sobrietà ed eleganza, un equilibrio perfetto tra rigore architettonico e dettagli decorativi. Al suo interno, il piano nobile offre uno spettacolo di straordinaria raffinatezza: soffitti affrescati, pareti riccamente decorate e arredi che spaziano dal Rinascimento al Barocco.
Le sale di palazzo Viti :
- Scalone Monumentale: Realizzato dallo scultore Giovanni Caccini, lo scalone è un esempio di maestria artistica e introduce i visitatori all’eleganza degli interni.
- Ingresso: Accoglie i visitatori con una collezione di oggetti d’arte e arredi che riflettono il gusto raffinato della famiglia Viti.
- Sala da Ballo: Un ampio spazio utilizzato per eventi e ricevimenti, decorato con affreschi e lampadari che testimoniano l’opulenza dell’epoca.
- Sala da Pranzo: Arredata con mobili d’epoca, questa sala offre uno sguardo sulle tradizioni culinarie e sociali della nobiltà volterrana.
- Salotto delle Battaglie: Così denominato per le opere d’arte che raffigurano scene di battaglia, riflette l’interesse per la storia militare.
- Sala Mostre: Spazio dedicato all’esposizione di collezioni temporanee e permanenti, evidenziando la varietà degli oggetti raccolti da Giuseppe Viti durante i suoi viaggi.
- Saletta delle Porcellane: Ospita una raffinata collezione di porcellane europee e orientali, evidenziando il gusto per l’esotico e il prezioso.
- Biblioteca: Custodisce una vasta raccolta di volumi antichi e manoscritti, testimonianza dell’amore per la cultura e il sapere della famiglia Viti.
- Salotto del Brachettone: Caratterizzato da arredi e decorazioni che riflettono lo stile eclettico del XIX secolo.
- Salotto Rosso: Conosciuto per le sue pareti rivestite di tessuti rossi, offre un ambiente intimo e raffinato.
- Salotto del Terrazzo: Affacciato su un terrazzo panoramico, questo spazio era ideale per momenti di relax e conversazione.
- Camera del Re: Così chiamata in onore di ospiti illustri, è arredata con letti a baldacchino e tessuti pregiati.
- Camera Gialla: Distinta per le sue tonalità calde, offre un’atmosfera accogliente e luminosa.
- Guardaroba: Spazio dedicato alla conservazione degli abiti e degli accessori della famiglia, riflette l’eleganza e la moda dell’epoca.
Ogni ambiente è curato nei minimi dettagli, con oggetti che raccontano una storia unica: dai manufatti in alabastro alle opere d’arte provenienti dalle corti orientali.






La collezione museale: un viaggio tra arte e storia
Oggi, Palazzo Viti ospita una delle più ricche collezioni private della Toscana. Tra gli oggetti esposti spiccano:
- Porcellane europee e orientali.
- Mobili antichi.
- Manufatti in alabastro finemente lavorati, simbolo del legame profondo tra Volterra e questa tradizione artigianale.
Ogni pezzo della collezione racconta una storia, permettendo ai visitatori di immergersi in un viaggio attraverso il tempo e le culture.


Il legame con il cinema: “Vaghe stelle dell’Orsa”
Nel 1965, Palazzo Viti divenne celebre anche per il suo legame con il cinema. Fu scelto da Luchino Visconti come set per il film “Vaghe stelle dell’Orsa”, portando la bellezza del palazzo sotto i riflettori internazionali e rafforzando il suo prestigio.
Visitare Palazzo Viti
Palazzo Viti è oggi aperto al pubblico grazie all’impegno dell’Associazione Palazzo Viti (APV), che si occupa della conservazione e valorizzazione della dimora. Con la VolterraCard, i visitatori possono accedere al palazzo con un biglietto ridotto al costo di €5,00.
La visita permette di esplorare ogni angolo della dimora, immergendosi nella storia di una famiglia che ha contribuito a plasmare l’identità di Volterra. Sebbene il palazzo non disponga di giardini interni, gli ambienti riccamente decorati e le collezioni d’arte offrono un’esperienza unica e indimenticabile.