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1 girono a Volterra

1 giorno a Volterra: itinerario tra storia e curiosità

Un solo giorno non basta per immergersi completamente nell’atmosfera unica di Volterra, ma è sufficiente per iniziare a scoprire questa città dal fascino eterno. Consigliamo di partire presto, perché anche il viaggio per raggiungere Volterra è parte dell’esperienza: qualunque sia la direzione di arrivo, i panorami che accompagnano l’ascesa alla città sono mozzafiato.

Arrivate a Volterra verso le 9:30-10:30 e scegliete con attenzione il parcheggio (consulta la pagina dei parcheggi per dettagli). Suggeriamo di geolocalizzare la vostra auto: con molte porte e parcheggi sparsi, è facile perdersi tra le stradine. L’itinerario qui proposto parte dal parcheggio gratuito dell’ospedale (mappa).

Partenza dal parcheggio dell’Ospedale

Una volta parcheggiato, sarete accolti in quella che oggi è la zona ospedaliera, ma che un tempo ospitava il più grande manicomio d’Italia. Questo luogo, fortemente legato alla storia di Volterra, offre spunti di riflessione che potete approfondire visitando il sito manicomiodivolterra.it.

Se desiderate una pausa caffè, fermatevi alla mensa dell’ospedale, un piccolo bar situato in un ex padiglione psichiatrico. Curiosità: le bifore del padiglione furono ideate dal direttore Luigi Scabia per rendere l’ambiente meno simile a un carcere e più accogliente, un’idea rivoluzionaria per l’epoca (leggi di più).

Passeggiando nella storia

Salendo verso la strada principale, noterete un busto dedicato a Luigi Scabia, posto in un giardino, e il particolare muretto del villaggio manicomiale, che un tempo delimitava i padiglioni psichiatrici (scopri i dettagli dei padiglioni). Proseguite fino all’incrocio con la strada principale: qui si trovava il cancello d’ingresso del manicomio.

Attraversando la parte pedonale, giungerete al distributore. Poco più avanti, noterete un complesso abitativo azzurro: scendete di pochi metri sulla destra per ammirare il murales GuerNico di Nico Lopez Bruchi, un’opera dell’artista volterrano che unisce storia e arte contemporanea.

Verso la Torre del Maschio

Ritornando sulla strada principale, imboccate le scalette che conducono alla Torre del Maschio (link alla torre). Salite lungo la rampa di scale: sì, è una bella fatica, ma una volta in cima, il panorama vi ricompenserà ampiamente!

Arrivo in cima e l’ingresso a Volterra

Una volta in cima alle scalette, prendetevi un momento per riprendere fiato. Entrate nel giardinetto alla vostra destra e lasciatevi incantare dal panorama mozzafiato: le costruzioni che vedete sotto di voi, comprese quelle vicine al parcheggio (e forse anche la vostra auto), erano il cuore dell’ex manicomio di Volterra (link). Questo luogo storico è una testimonianza unica del passato della città, denso di storie e significati.

Porta a Selci e la Fortezza Medicea

Ora che siete pronti, entrate a Volterra da un punto meno turistico ma decisamente più autentico: la Porta a Selci (link). Imponente e carica di storia, la porta è sormontata dalla Fortezza Medicea, una struttura maestosa. Se vi chiedete se sia possibile visitarla, la risposta è “teoricamente sì, ma non conviene”: la fortezza è oggi un carcere operativo, per ironia della storia, rimasto fedele alla sua funzione originaria.

Una sosta autentica: Geppo e San Pietro

Superata Porta a Selci, sulla destra incontrerete l’osteria La Pace, gestita da Geppo, un personaggio carismatico e dalla chiacchiera coinvolgente, tipico esempio dell’accoglienza volterrana.

Proseguendo lungo la via principale, troverete San Pietro, una piccola chiesa incastonata tra le case. Alla sua destra, noterete ciò che un tempo era il conservatorio delle monache: se vi capita di trovare una mostra, entrate! Non solo per l’esposizione, ma anche per apprezzare l’architettura autentica e suggestiva.

Arte, storia e curiosità lungo il cammino

Continuando, alla vostra sinistra troverete una bottega di alabastro, una vera arte locale. Non perdete l’occasione di scoprire le opere e, se interessati, consultate questo link per saperne di più sull’arte dell’alabastro. Poco oltre, sempre sulla sinistra, noterete la sede degli anarchici volterrani (link): Volterra è storicamente culla di un importante movimento anarchico.

Proseguendo, arriverete a La Vena di Vino, un locale che si definisce un “Bar di lusso popolare”. Fermatevi un momento per curiosare, ma resistete alla tentazione: ci torneremo nel percorso del ritorno!

Proseguendo verso il cuore di Volterra

Continuate lungo la via principale e, sulla destra, troverete il Museo Guarnacci, uno dei primi musei europei dedicato all’arte etrusca (approfondisci qui). Se siete appassionati di storia antica, è una tappa imperdibile, con reperti straordinari che raccontano le radici della città.

Se la giornata è bella, proseguite e incontrerete, sempre sulla destra, la Chiesa di Sant’Agostino, sede del Museo Diocesano d’Arte Sacra (link). Ammirate la ricchezza delle opere esposte, che raccontano la spiritualità e l’arte di Volterra attraverso i secoli.

I “Giardinetti” e il panorama mozzafiato

Ora vi trovate nella zona nota come i Giardinetti, un punto panoramico straordinario. Qui potrete ammirare il monumento ai caduti (link) e un panorama che si estende su tutta la campagna toscana, fino alle colline circostanti e, nelle giornate più limpide, persino fino al mare.

Sulla via principale e il Museo delle Torture

Dopo aver goduto della vista, ritornate sulla via principale. Probabilmente avrete notato il Museo delle Torture, con i suoi cartelloni vistosi. È un museo in franchising, simile a molti altri presenti in altre città, e purtroppo non è particolarmente legato alla storia di Volterra. È una scelta discrezionale, ma potreste valutare se valga il vostro tempo.

Di fronte al bivio, troverete l’Oratorio di Sant’Antonio: una breve visita merita per la sua semplice bellezza. Se siete fortunati, potrete entrare dall’ingresso principale e uscire dalla porta laterale. Altrimenti, tornate indietro e prendete la via larga sulla destra.

Via Nova e i negozi

Questa strada, ufficialmente Via Antonio Gramsci, è conosciuta dai Volterrani come Via Nova. Proseguendo, vi immergerete in un dedalo di negozietti che alternano souvenir, botteghe artigianali e un’edicola, un luogo che conserva ancora il fascino delle città d’altri tempi.

Se siete appassionati di caffè, fermatevi da Lelio, una bottega famosa per la qualità e l’aroma del suo caffè. Un acquisto qui non è solo un piacere, ma un ricordo autentico da portare con voi.

Da Via Nova a Via Giacomo Matteotti (o Via Guidi, se siete “local”)

Proseguendo lungo Via Nova, vi ritroverete nella via principale di Volterra: Via Giacomo Matteotti. O meglio, Via Guidi, come la chiamano i Volterrani. Qui le sorprese non finiscono mai: Volterra non è solo un labirinto di strade e vicoli, ma anche di nomi alternativi. Questo rende l’esplorazione ancora più affascinante (e un po’ avventurosa).

Una pausa gustosa

Questa strada, il cuore pulsante della città, è ricca di vita, negozi e sapori. Se è ora di fare una pausa, non perdetevi alcune tappe imperdibili. Per una colazione speciale, fermatevi alla Pasticceria Giovannini, dove vi aspetta un cappuccino perfetto e una pasta fragrante, perfetta per iniziare la giornata con dolcezza.

Se invece cercate un pranzo veloce ma di qualità, poco più avanti trovate la Sosta dei Priori (link). Qui, i panini preparati con ingredienti freschi e locali sono famosi tra turisti e residenti. Se vedete una coda fuori, non scoraggiatevi: è normale, e vale sicuramente l’attesa!

Pronti a ripartire?

Dopo una sosta rigenerante, siete pronti a proseguire lungo la strada principale. Altri scorci indimenticabili e tesori nascosti vi attendono!

Uno degli affacci più suggestivi: Piazza Martiri della Libertà

Proseguendo fino alla fine di Via Guidi, se la giornata è serena, vi consigliamo di svoltare a sinistra. Dopo pochi passi, vi troverete davanti a Piazza Martiri della Libertà, un luogo che offre uno degli affacci panoramici più straordinari di Volterra.

Da qui potrete godere di una vista che spazia fino al mare, con la possibilità di scorgere l’Isola d’Elba e, nelle giornate particolarmente limpide, persino la Corsica. È un punto che rende chiaro quanto gli Etruschi, con il loro ingegno, sapessero scegliere i luoghi migliori per abitare. Questo vale per tutta Volterra, ma da qui lo si comprende al meglio: non solo per la bellezza del paesaggio, ma anche per la posizione strategica che permetteva di dominare il territorio e avvistare eventuali nemici con largo anticipo.

Oggi questa piazza è il luogo ideale per ammirare uno dei panorami più belli della Toscana, scattare foto memorabili, o semplicemente fermarsi un momento per apprezzare la meraviglia che vi circonda.